"Metodo Montessori - i fondamenti dell'approccio educativo che ha conquistato il mondo" Serata informativa con la dottoressa Annalisa Schirato



Il giorno 9 giugno alle ore 20.30 si è tenuta una serata informativa con la dottoressa Schirato,
organizzata in collaborazione con la dottoressa Alessandra Bianchi per Co.E.S.I, che ha rappresentato un momento di condivisione e confronto sul Metodo Montessori.

Il desiderio comune delle organizzatrici era sensibilizzare al Metodo Montessori, costruire ponti e continuità tra scuola e famiglia. Costruire, dunque, un terreno comune di sensibilità per
accompagnare i genitori a comprendere quali siano i pensieri che guidano le maestre. Hanno per
questo ritenuto interessante coinvolgere in questa serata informativa non solo i genitori, ma le
maestre stesse.
Dopo questo primo momento di introduzione la dottoressa Schirato si è presentata raccontando di come, grazie all'insegnamento in una casa dei bambini, abbia incontrato il pensiero e la pratica
Montessori. Fondamentale è stato l'incontro con la pedagogista montessoriana Grazia Honneger
Fresco, allieva di Maria Montessori, descritta da Annalisa come una donna da un'apertura mentale immensa che la portava ad abbracciare metodi alternativi. Grazia ha dedicato la sua vita
all'osservazione e alla conoscenza dei bambini, con particolare attenzione alla nascita e ai primi tre anni di vita.
In dodici anni di insegnamento presso la scuola "Il sassolino" la dottoressa Schirato ha raggiunto
un'esperienza sul campo tale da permetterle oggi di sostenere nuove realtà e tutte quelle maestre
che si trovano ai primi anni di attività del Metodo. Per fare Montessori, sottolinea Annalisa, non è sufficiente aver fatto il corso e/o aver letto i libri: c'è bisogno di pratica ed è per questo importante il sostegno di chi ha esperienza nel settore.

Il metodo Montessori ha conquistato il mondo, continua la dottoressa, ma in Italia a volte ha
un'aurea un po’ folcloristica. Questo anche perché se ne parla molto, ma spesso con poca
cognizione.
Oggi siamo sommersi da pubblicazioni legate a giochi e materiali, che possono anche avere un
significato dal punto di vista educativo e didattico, ma che nulla hanno a che vedere con Maria
Montessori, pur sfruttandone nome e immagine. Questo perché il Metodo Montessori oggi
rappresenta qualcosa che è molto di moda, un metodo che ha conquistato il mondo.
Maria Montessori è stata un'italiana che ha portato all'estero un metodo rivoluzionario,
rivoluzionario ancora oggi. Personaggi pubblici che hanno ricevuto un’educazione montessoriana
(per esempio: fondatori di Google, Amazon, Wikipedia, ecc.) le riconoscono il contributo nello
sviluppo di un pensiero divergente.

Ma questo metodo è importante soprattutto per gli effetti che noi vediamo quotidianamente sui
bambini e per la percezione che hanno coloro che lo hanno studiato, approfondito e vivono tutti
giorni, un metodo importante perché risponde ai bisogni dei bambini e, in particolare, a quelli del
bambino che è nascosto dentro di noi.
"Possiamo essere adulti impegnati in un percorso di cura," dice la Schirato "ma comunque ciò che
abbiamo vissuto nell'infanzia, in qualche modo, costituisce gli occhiali che noi indossiamo e con i
quali guardiamo il mondo. Più riflettiamo su questo più siamo in grado di intervenire sui nostri
comportamenti. Il contatto con il nostro bambino interiore ci permette di riconoscere nel metodo
Montessori l'occasione per questo bambino di essere visto nelle sue qualità, un bambino che ha
bisogno di non essere schiacciato, ma accompagnato. Un bambino bisognoso di prendere decisioni, un bambino che ha già dentro di sé l'idea di cosa sia venuto a fare al mondo, una vocazione, un talento specifico che, se ascoltato, permette all'essere umano di trovare il suo posto nel mondo.
Quando lo trova è felice e ha la possibilità di contribuire alla creazione. Felice perché può rendere
ancora migliore il creato e può farlo portando il suo contributo specifico.
La reale finalità dell'approccio montessoriano è proprio l'educazione cosmica.
L'educazione cosmica sostiene la consapevolezza dell'uomo di appartenere ad un sistema complesso in cui ogni elemento del creato è in un rapporto di interdipendenza con gli altri. Montessori sviluppa tutti i suoi materiali in vista di questa finalità. Dona al bambino gli strumenti necessari per abitare con consapevolezza il mondo, dà la possibilità al bambino di ascoltare la sua voce interiore, quella del maestro interiore, la parte saggia, che sa già.
Montessori sviluppa tanti materiali scientifici, guidata dal suo desiderio più grande: sostenere
l'evoluzione spirituale attraverso un metodo scientifico. Montessori, neuroscienziata, osserva il
mondo dei bambini come se fosse al microscopio, rintracciando le piste di indagine che portano
nell'ambito della spiritualità.
Maria Montessori si basa su ciò che vede.
Annalisa Schirato chiede ai partecipanti di citare una parola che viene loro in mente sentendo il
termine Montessori. L'elenco è corto, ma complesso, variegato: libertà, silenzio, rispetto, bellezza, autonomia, interesse, bambino al centro.
Collegandosi a queste parole la dottoressa presenta un video in cui mostra gli elementi fondamentali dell'approccio montessoriano.
Come succede per tutti i fenomeni naturali per ogni cosa c'è un tempo. Periodi diversi si
concentrano nel raggiungere obiettivi diversi: camminare, leggere, scrivere, conoscere i numeri.

Nel video si vede un bambino di pochi mesi intento ad alzarsi sulle gambine e si rimane affascinati
dall'impegno e dalla concentrazione utilizzati per raggiungere il proprio obiettivo.
Da cosa è guidato?
Dal desiderio e necessità di crescere attraverso innumerevoli tentativi ed errori. È così che misura le sue potenzialità, conosce i muscoli del suo corpo. Il bambino acquista una sempre maggiore libertà di movimento grazie a movimenti spontanei, guidato dalla parte saggia che è dentro di lui.
È come se una voce interiore gli dicesse: "Devi fare così, devi cominciare ad allenare le tue mani per poter afferrare gli oggetti un domani".
Non ha un insegnate accanto, ma ha la voce del maestro interiore che lo guida.

"Il bambino deve ascoltarsi" precisa la Schirato "ma anche osservare l'adulto che gli fa da modello."
È chiaro, dunque, che il bambino impara da solo a mangiare, a vestirsi, a spogliarsi, ma ha bisogno dell'adulto, ha bisogno di essere amato e protetto dall'adulto.
Se il processo evolutivo è dettato da un programma che c'è in ogni essere umano allora si parla di
autoeducazione.
Fondamentale la presenza dell'insegnante che predispone l'ambiente facilitando l'autoeducazione di ognuno.
In che modo?
"Se partiamo dal presupposto che ognuno di noi ha una voce saggia, un maestro che parla, allora
dobbiamo solo trovare il modo per dare seguito alle indicazioni di questa voce" spiega Annalisa.
Come? Lasciando i bambini liberi di scegliere, non frapponendoci con frastuoni, interventi, ma
osservando cosa scelgono. Il bambino, infatti, sceglie di fare ciò che in quel momento è evolutivo per lui, a condizione che l'ambiente sia tranquillo e organizzato per lasciare il bambino libero di capire ciò di cui ha realmente bisogno per crescere in quel momento.
Si arriva così a parlare dell'organizzazione in una casa dei bambini e delle attività svolte, precisando come il massimo apprendimento avvenga quando un'attività non è né troppo facile né troppo difficile. Quando diventa troppo facile, infatti, si perde di interesse e quando è troppo difficile si genera eccessiva frustrazione. A tal proposito la dottoressa fa una distinzione tra la frustrazione per un paio di forbici malfunzionanti che impediscono al bambino di realizzare il suo desiderio di tagliare un foglio e la frustrazione nel caso in cui non riesca a farlo perché ancora non ha acquisito la manualità necessaria. È una distinzione importante per sottolineare quanto sia importante offrire ai bambini materiali e strumenti in buono stato che possano favorire il suo sviluppo e rispondere al bisogno di ordine e bellezza del bambino.
L'ordine risponde ad un bisogno di logica, una ricerca dei punti di riferimento. Vale per il mondo esterno quanto per il mondo interiore.

"Se noi rispondiamo ai loro interessi nei momenti in cui emergono, ecco che l'apprendimento si radica dentro di loro" prosegue poi Annalisa mostrando le immagini di bambini che toccano con mano la matematica attraverso materiali montessoriani. Toccare con mano lettere e numeri, ma non solo, permette al bambino di fare un'esperienza fisica, concreta, muscolare. Nelle case dei bambini si permette sempre ai piccoli di sperimentare il loro corpo nello spazio e dare risposta alle loro necessità in tal senso. "

La dottoressa ha dedicato molto tempo alla necessità di trovare un equilibrio. "Un adulto che
osserva in maniera attenta i comportamenti e le reazioni del bambino è un adulto che si mette
continuamente in discussione, che riformula il suo intervento educativo per mantenere i bisogni del bambino al centro." ha detto con convinzione distinguendo la natura del bisogno (che esige di essere soddisfatto in minor tempo possibile per non bloccare il processo evolutivo) e quella del desiderio (che invece necessita di sperimentare l'attesa e la frustrazione). Rispondere al bisogno del bambino gli permette di arrivare ai massimi livelli di evoluzione.

La serata si è conclusa con un momento dedicato alle domande che i genitori sentivano di voler
rivolgere alla dottoressa che si è mostrata preparata, sì, ma anche empatica e pronta a cogliere e
accogliere i pensieri dei genitori.

Una finestra chiara e pulita su un metodo destinato a rivoluzionare ancora molte vite.

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