1841-2021 Un'opera lunga 180 anni.
Lo scultore Davide Rigotti, in occasione dei 40 anni dalla morte di Mons. Zanella, donò alla scuola un busto in marmo di Civezzano che ritraeva perfettamente il fondatore della scuola. Il busto fu collocato nella sala maggiore.
Fu lo stesso scultore, ormai anziano, a mettere in salvo l'opera nel settembre del 1943 quando, in seguito alla Strage della Portela, gran parte della scuola andò distrutta.
A sorvegliare l'ala ancora in piedi e i lavori di ricostruzione, rimasero solo le suore addette. Nel cuore di quelle donne conviveva l'entusiasmo per la ricostruzione e il dolore per la morte di quegli stessi bambini che avevano accolto nella scuola tempo prima.
Nel maggio del 1957 il fabbricato fu completamente ricostruito e nel 1965 il busto di Mons. Zanella fu riconsegnato alla scuola dallo stesso Rigotti.
Questa volta si decise di collocarlo nel piazzale-giardino esterno.
Per comprendere le ragioni che spinsero lo scultore, le suore e chiunque altri partecipò alla vita della scuola in quegli anni, a proteggere e ricostruire quel luogo e gli elementi che lo rappresentavano, bisogna andare indietro nel tempo.
Esattamente indietro di 180 anni.
11 Agosto 1841, giorno della fondazione della Scuola dell'infanzia Zanella.
Ed è quello stesso busto, che ancora oggi accoglie bambini, genitori, maestri, tate e chiunque abbia accesso alla scuola, a raccontarci le ragioni di tanta vocazione.
In fondo alla scultura, infatti, Rigotti ebbe premura di incidere una scritta: “G.B. Zanella che nel nome di Dio, per primo l'infanzia accolse, umanamente allevando”.
In quelle parole è riassunta l'opera del Monsignore che, folgorato dall'estrema povertà in cui vivevano molti bambini dei quartieri più disagiati di Trento, decise di adoperarsi per aprire un asilo Infantile in cui offrire loro un posto e un pasto, attenzioni e cure.
Un'opera, quella di Monsignor Zanella, frutto del suo zelo, certo, ma anche di tutti quegli aiuti, in donazioni e volontariato, che trasformarono il progetto in realtà. Non solo le famiglie più in vista e benestanti, infatti, ma anche artigiani e operai, tutti offrirono la loro opera disinteressata e spontanea.
180 anni dopo la speranza è che chiunque varchi la soglia della scuola, seppure per breve periodo, senta nel cuore l'entusiasmo e la passione che mossero Monsignor Zanella e tutti coloro che contribuirono alla nascita dell'asilo infantile e partecipino attivamente alla vita della scuola.